La sua nascita risale, molto probabilmente, ad una colonia normanna.
Divenne casale di Scalea da cui deriva il nome Casalecchio. Solo nel 1912 fu reso comune autonomo.

Le spiagge di Arcomagno, l'isolotto dei serpenti e quelle sottostanti al paese, sono quanto di meglio offre la zona in fatto di mare.
Oggi S. Nicola Arcella rappresenta un punto di riferimento preciso per chi è alla ricerca di spiagge contornate da scenografie incantevoli, tale la grotta marina, tratteggiata da stratificazioni con una spiaggetta interna di limpidi ciotoli di granito misti a sabbia, denominata dell'"Arco Magno": un angolo romantico al quale si accede per mare o attraverso una fenditura nella roccia che forma un grande arco imponente e suggestivo. Di notevole attenzione, inoltre, il porticciolo, e le spiagge del Carpino e quella del Tufo, di fronte all'isola di Dino. Vicino tali spiagge sorge orgogliosa e imponente su uno spuntone roccioso la Torre Saracena, simbolo del Comune, e denominata "Torre Crawford" in quanto lo scrittore inglese vi soggiornò per la stesura dei suo romanzi.
Il centro urbano, aggrappato su uno sperone roccioso, appare nella sua pittoresca posizione sull'orlo di uno strapiombo sul mare, a un centinaio di metri di altezza, nei pressi di Capo Scalea, di fronte a Praia a Mare e all'isola di Dino, proteso verso lo sfolgorante scenario del golfo di Policastro.
Colori netti, tingono il panorama: il profondo azzurro del mare tirrenico, culla di sogni dei marinai e dei mercanti, latore di tempeste, di pirati, e di epidemie, oggi attrazione fatale per i turisti che discendono sulla costa dell'alto tirreno cosentino. I colori primitivi delle vecchie pietre del borgo silenzioso, delle viuzze strette e tortuose, conducono verso i capolavori architettonici di grande interesse storico ed artistico. Viene fondata, probabilmente dai normanni, in quanto, grazie alla sua posizione geografica, rappresenta un punto strategico per difesa della costa dalle incursioni dei saraceni.


Il palazzo del Principe del secolo XVIII; i ruderi della torre cilindrica del secolo XIII; la "Chiesa parrocchiale di S. Nicola Tolentino" del secolo XIX, da cui deriva lo stesso nome del paese, aggiunto al termine latino "arx", ossia, roccia.
La chiesa, dedicata al santo patrono, S. Nicola da Tolentino, fu edificata per volontà del principe Pietro Lanza Braciforte di Scalea. Sulla facciata è evidente la tatua in pietra del santo titolare, il campanile a pianta quadrata ha la sommità a cuspide.



In Auto: Per chi viene da nord: A3 uscita Mormanno-SS 504 fino a santa Domenica Talao-Provinciale fino al paese.
Per chi viene da sud: A3 uscita Cosenza-SS 107 fino a Paola - SS 18 fino a Scalea-Provinciale fino al paese
In Treno: Stazione Ferroviaria Scalea-Santa Domenica Talao (linea ferroviaria Napoli-Reggio Calabria).
In Aereo: Aereoporto di Lamezia Terme da lì collegamenti in treno per Scalea.